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Liberi professionisti Enpam: in arrivo l'assicurazione per i primi 30 giorni di malattia

Previdenza Redazione DottNet | 04/12/2021 17:10

Coperti gli eventi da infortunio e malattia che comportino l’interruzione dell’attività lavorativa per periodi superiori a trenta giorni

Dopo aver conquistato, in analogia con le altre gestioni previdenziali dell’Enpam, la tutela previdenziale dell’inabilità temporanea a partire dal 31° giorno di malattia, i liberi professionisti iscritti alla Quota B dell’Enpam (in prima fila i dentisti), stanno per guadagnare la parificazione integrale con i loro colleghi convenzionati, grazie ad una innovativa copertura anche dei primi trenta giorni di inabilità. 

Inizialmente la Fondazione ha ragionato sull’ipotesi di una polizza assicurativa che garantisse una indennità pari all’80 per cento del reddito imponibile, solo nel caso di malattia che si prolunghi oltre i primi trenta giorni, con una franchigia di 5 giorni. Il finanziamento sarebbe dovuto provenire da risorse interne al Fondo della libera professione (parte del contributo all’1% eccedente il limite annuo per la contribuzione ordinaria e parte del contributo dello 0,5% a carico delle società odontoiatriche). 

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Da un paio di mesi la situazione è però cambiata. A fine ottobre, infatti, alla Fondazione è pervenuta un’ipotesi di convenzionamento proposta dalla società Oris Broker S.r.l., diretta emanazione dell’Andi, relativamente ad una polizza assicurativa che ha per oggetto appunto la copertura dei primi 30 giorni per gli eventi da infortunio e malattia che comportino l’interruzione dell’attività lavorativa per periodi, come nell’ipotesi originaria, superiori a trenta giorni. La Società assicurativa che fornirebbe materialmente il servizio è la Cattolica Assicurazioni, già titolare della polizza trenta giorni dei convenzionati. 

La polizza, che ha durata annuale, prevede l’estensibilità della copertura a tutti i medici liberi professionisti iscritti alla Gestione previdenziale "Quota B" dell’Enpam, a fronte di un premio annuo pro capite di 120 euro per iscritto. L’indennità destinata al contraente è pari a 150 euro giornalieri, erogati solamente nel caso di totale incapacità fisica dell’assicurato ad attendere alle occupazioni professionali a seguito di un infortunio o di una malattia con durata superiore a 30 giorni lavorativi in via continuativa. L’indennità giornaliera è liquidata a decorrere dal sesto giorno di assenza dal lavoro, sino ad un massimo di trenta giorni per evento, compresa la franchigia di cinque giorni, e di 90 giorni per ogni anno assicurativo, franchigie comprese. L’indennizzo viene quindi riconosciuto per un massimo di 25 giorni per evento. 

L’ipotesi in questione è stata, sempre a fine ottobre, sottoposta all’attenzione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che ha avuto la possibilità di vagliarne gli aspetti principali. Gli Uffici competenti hanno quindi compiuto i necessari approfondimenti tecnici e a metà novembre la proposta ha ricevuto il parere favorevole del Comitato Consultivo della gestione Quota B. 

E’ lecito ritenere che in tempi brevi si possa avere il via libera definitivo dell’Enpam e che già all’inizio del 2022 possano partire le adesioni all’iniziativa, in quanto, trattandosi di proposta assolutamente privata, essa non dovrebbe essere soggetta alle valutazioni ed all’assenso delle autorità vigilanti. Ed in effetti, di primo acchito, proprio la duttilità dello strumento ed il suo costo limitato ne appaiono i principali punti di forza. L’adesione totalmente libera e volontaria da parte del singolo iscritto, con un costo totalmente a suo carico, libererebbe inoltre importanti risorse che la Fondazione potrebbe utilmente destinare ad attivare o implementare iniziative di welfare a vantaggio dei liberi professionisti. Non resta che consigliare agli interessati di tenere d’occhio il sito della Fondazione, per seguire gli sviluppi dell’iniziativa e conoscere le modalità di adesione.

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